PILLOLE INFORMATIVE
👨🏻💼 Si stima che le lesioni di LCA nel mondo siano quasi 2 milioni l’anno, con una prevalenza del sesso maschile.
👉🏻 Non sempre una lesione isolata di LCA va tratta in modo chirurgico. Il primo approccio (a prescindere dalla strada chirurgica o meno) è sempre conservativo, tenendo conto delle esigenze e aspettative del paziente.
Quasi la metà (49) % che opta per la scelta conservativa non necessita di intervento chirurgico dopo accurato programma di riabilitazione (6-9 mesi) volto al potenziamento e rieducazione propriocettiva.
👨🏻⚕️ L’intervento chirurgico avviene principalmente attraverso l’innesto dei muscoli gracile e semitendinoso (STGD) o tendine rotuleo (BPTB), sempre meno utilizzati invece gli innesti sintetici e gli allograft (da donatori).
🏋🏻♂️ La fase riabilitativa è fondamentale per un recupero ottimale ed inizia già nei tempi pre-operatori (i pazienti che arrivano in condizioni migliori all’intervento hanno un maggiore outcome postoperatorio a lungo termine).
🎯 Obiettivo principale è il recupero dell’estensione completa nelle prime 2-4 settimane e i 120 gradi di flessione, al fine di evitare complicanze permanenti.
Fondamentale importanza viene data al comparto muscolare quadricipite/hamstrings, che esercitando forze anteriori e posteriori sulla tibia ne determinano stabilità e protezione. Inoltre è prassi incentrare il focus riabilitativo su un programma di allenamento neuromuscolare e della forza (NMST).
❌ Ad oggi è poco significativa la correlazione tra LCA e rischio di sviluppare osteoartosi precoce di ginocchio in soggetti operati e non.
👌🏻 Le normali attività quotidiane e lavorative possono essere riprese mediamente nel giro di 30/40 giorni.
📌 Per il ritorno allo spot (RTS) è opportuno raggiungere dei criteri specifici (superamento di 4/6 tests) seguendo un ottimo programma riabilitativo, sia in caso di intervento chirurgico che conservativo.
Il NON superamento di questa batteria di tests aumenta di circa 4 volte il rischio di re-infortunio rispetto a chi li supera.
📚 Le linee guida internazionali e gli studi recenti consigliano la ripresa sportiva non prima dei 9-12 mesi, in quanto il neolegamento innestato non è ancora maturo e ciò comporta un rischio di ri-rottura fino a 7 volte in più.